sabato 29 maggio 2010
Tu di che negozio sei?
Ho appena fatto un paio di giochini su Facebook del tipo "sei una strega o una principessa?" e " quale tipo d arte ti rappresenta meglio?" Questo mi ha fatto ricordare un gioco fatto con una signorina pressocché sconosciuta in un luogo triste, nella sala d'aspetto di un pronto soccorso dove Danilo era stato ricoverato, di notte. Faceva un gran freddo, ma non avevo sonno, forse la preoccupazione, e una sigaretta fumata ogni tanto, mi tenevano sveglia.Vicino a me una signorina di mezza età ogni tanto si addormentava e ben due volte l'ho riacchiappata mentre stava cadendo a faccia in giù. Dopo ci siamo messe al parlare per ingannare il tempo e scacciare i pensieri tristi. Ad un certo punto le ho domandato:"Se tu avessi un negozio, che tipo di negozio sarebbe?" Di lì ci siamo ambedue lanciate in una ricerca sul tipo di negozio che ci piace di più; dopo averne, con qualche rammarico scartati alcuni, abbiamo condiviso l'idea del rigattiere, ovvero, almeno una volta si chiamava così, quel magico luogo dove si trovava non tutto, ma di tutto. Ovviamente sarebbe stato un "Di tutto un po'" molto esclusivo, con oggetti raffinati, frutto di accurate ricerche , dalle collane esotiche alle spille vintage,e, all'insegna del più puro brocatage,mobiletti e tavolini, bambole di porcellana e cornici. Ho trascorso con questa amica improvvisata un'ora piacevole, in un luogo molto sgradevole; forse è vero che la costrizione aguzza l'ingegno e stimola la fantasia. Le più belle opere d'arte non sono forse nate, quando gli artisti avevano come unico tema Angeli, Santi e Madonne, oppure il ritratto del Signore che li ospitava per giunta neanche bello? Qualche volta ripenso al mio negozio e lo abbellisco con idee rubacchiate da qualche illustrazione, ma trasformate secondo le mie esigenza. Il manichino da sarta ( quanto mi piacciono!) ospiterà non spille, come ho visto di recente nella foto di un negozio di Roma, ma tante bellissime collane che lo avvolgeranno in mille spire sinuose e poi ci sarà l'angolo delle idee, dove "venderò" tutte le creazioni che qualche volta sogno, ma non ho il tempo di realizzare... Un consiglio, giocate anche voi a questo gioco, giocateci anche se, come me fate parte della categoria di individui che, se si mettono fabbricare cappelli, il Buon Dio decide che gli uomini nascano senza testa. Giocare non costa niente e fa bene all'umore. Parola di "Nanocchia, la strega che pastrocchia"
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Io non ho dubbi voglio un negozio di libri. Appena posso vado in libreria e gironzolo con mia figlia nel reparto novità e comincio a sflogliare tutti i libri appena usciti leggo il risvolto di copertina l'inizio, qualche agina in mezzo e la fine. Compro solo quelli che sono scritti come dico io, ma devo annusarli tutti essere inforomata di tutto quello che esce in libreria. Dopo pranzo leggere prima di studiare é sempre stata un'abitudine sin da ragazza. Prima mentre leggevo mia fratello ascoltava la musica e poi veniva e mi parlava ora é mia figlia che ascolta la musica e ogni tanto viene e mi parla. E d'estate ero l'unica sveglia dopo pranzo e mi mettevo fuori in giardino sulla sdraia con la pila dei libri vicino.....leggevo e la mia mente era fuori correva lontano poi mi addormentavo e mi risvegliavo sentendo che a casa di nonna mia zia stava preparando l macchinetta del caffé. Era il segnale della fine dei sogni: mi alzavo e andavo a prendere il caffé con zia e nonna. Un rito che é durato anni. Mi chiedo quando è stata l'ultima che lo abbiamo officiato senza sapere che era l'ultima....
RispondiEliminaGrazie,Sabina il tuo intervento mi ha riportato alla mente momenti bellissimi.Questo blog è provvidenziale,si condividono molte cose che neamche la telefonata quotidiana può esaurire
RispondiEliminaRileggendo mi rendo conto che al solito ho dimenticato la punteggiatura
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