Powered By Blogger

lunedì 3 maggio 2010

Piove. E' lunedì......

Anche oggi piove; ieri interminabile domenica pomeriggio ( la mattina c'era un po' di sole) con la sensazione di voler fare tante cose, ma di non riuscire a farne nessuna.In questa strana primavera la pioggia non è << la pioggerellina di marzo che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto..>>, è quella che piove sul cuore come nella nota poesia di Verlaine, è quella dei crepuscolari << Piove. E' Mercoledì. sono a Cesena>>.Allora per scrollarmi di dosso questa malinconia sottile, coloriamo un po' questo mondo grigio.Orchidee, per esempio, fastose,opulente e flessibili, fragili e preziose.Non quelle che Nero Wolfe coltiva con meticolosa precisione nella sua grande serra, ma quelle di una serra più piccola, più intima e accogliente, non di Nero Wolfe, ma della mia amica Anna, una signora carina e gentile, dalle molte abilità. Il suo piccolo balcone della cucina è un elegante contenitore di ceste e vasi dove le sue orchidee si moltiplicano e ogni anno rifioriscono più belle dell'anno precedente. Parlavo con lei di fiori giorni fa, di fiori che non sono più di moda, che rimangono indelebili nella nostra mente. I mazzi di violette che una volta si trovavano dal fioraio(le portavo sempre alla mia mamma), incantevoli e di breve durata,le violacciocche che fiorivano a Pasqua. Anche quest'anno Pasqua è venuta, ma le viole di Pasqua dov'erano? E' strano che, parlando di queste cose, si misura il distacco generazionale.Se ne parli con i più giovani ti accorgi di usare un linguaggio privo di riferimento concreto, come per noi fino a qualche anno fa non avevano significano tante piante, e anche tanti frutti esotici.Questi ultimi,hanno fatto il loro ingresso trionfale nei banchi dei supermercati,mango,lichties, avocado e..non so bene quanti altri. Ci siamo arricchiti di sapori e di odori nuovi? Forse, ma ne abbiamo persi tanti altri. In questa scietà multietnica ben vengano colori e sapori di altri paesi,ma non perdiamo, per favore, quello che fa parte delle nostre radici,quello che ci distingue,perché solo nella diversità della scala cromatica ogni colore acquista il suo specifico significato.

Nessun commento:

Posta un commento