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domenica 30 maggio 2010

E' arrivato un bastimento carico di..

Tutti noi ,credo da bambini abbiamo giocato a questo gioco, non so perché mi è rivenuto in mente.Colpa di Gabriella e dei suoi bambini di II elementare, o di Danilo che ha tirato fuori il suo quaderno di prima con le aste e i fonemi ( ops! scusatemi )le lettere dell'alfabeto in belle file allineate? E perché poi proprio la lettera C? E' una lettera ambigua,( pensiamo a Caino, o alle C pericolose nei legami di parentela o in vecchiaia),ma per me affascinante perchè molte parole che mi piacciono cominciano con questa lettera. Ecco tutto è nato da CORIANDOLI, non quelli di carnevale, ma quelli della memoria, frammenti, flash che si affacciano all'improvviso, quando meno te l'aspetti, poi si è presentata la CIOCCOLATA, cibo degli dei , dalle molte virtù, ma ipercalorica e dalla cioccolata CACCHETTA SANTA, quella di un bambino, secondo l'espressione romanesca; in forma perfetta di cacchetta la mia meravigliosa nonna Titta aveva modellato un impasto di cioccolata e di non so che ( ma come avevi fatto, nonna? non ce l'hai mai detto). Il tutto rendeva realistico il dono di un vasetto per Sabina inserito in una comoda seggiolina rosa.Non so chi di noi per primo ha avuto il coraggio di assaggiare quella delizia, superando l'impatto iniziale.E il CIAUSCOLO? Ottimo salame dall'aspetto poco invitante. Una collega l'aveva portato da Foggia e gentilmente depositato in un misterioso pacchetto sulla scrivania del Preside. Lui, quando si trovò davanti l'informe oggetto che ricordava molto da vicino un escremento, andò su tutte le furie e aprì una indagine, interrogò bidelli e professori per sapere se avevano visto qualche alunno entrare in Presidenza prima delle 8.Per fortuna la"colpevole" svelò il mistero di quello che doveva essere un gentile omaggio e che rischiava di diventare il caso irrisolto del giono, uno dei tanti.A questo punto altre parole si affollano nella mia mente, COLAZIONE ( il mio pasto preferito, che farei senza il mio CAFFE' e latte quotidiano?), CENA, non quella quotidiana, ma quella con gli amici, soprattutto se il piacere della buona compagnia è accompagnato dalle leccornie preparate dalle mie amiche, tutte cuoche abilissime.COMPUTER ( " una seconda pelle" dice Fabrizio ),CHIAMATA senza risposta,sgradevole e inopportuna se il numero non è in Rubrica e ti lambicchi il cervello per cercare di capire chi è stato,COLIBRI',non il piccolo uccello coloratissimo che non ho mai visto, ma la macchinetta della Ronson, ragalatami da Danilo, che tenevo come prezioso portafotuna nella borsa.Ho pianto per tre giorni, quando qualcuno mi ha rubato il borsellino in cui era custodita, pensando che fosse il portafogli. Che ci avrà fatto mai il ladro? Se ci ripenso,medito feroci vendette; Danilo me la voleva ricomprare, ma ho rifiutato, meglio che sopravviva tra i ricordi di ciò che abbiamo perduto nel tempo.Lettera ambigua la C,dicevo, ambigua come tutte le cose della vita; spinoso il CACTUS, delizioso il film "Fiore di cactus",comincia con la C la malattia devastante del secolo, ma in compenso arrivano al galoppo CILIEGIE,CONFETTI,CAREZZE,CHAT..... no, basta!, mi devo fermare,anche perché il gioco diventa maniacale, o forse lo è già. Tra l'altro si è affacciato un cladestino a bordo, B ,come BORSA, oggetto irrinunciabile per il quale nutro una folle attrazione.E' comparsa all'improvviso perché, riesumandone una della scorsa estate, ho trovato in una tasca delle PALLINE multicolori lavorate all'uncinetto.
( Cosa mai pensavo di farci? ) Già perché anche la P........

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