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domenica 23 maggio 2010

Quasi una favola.....

La scorsa estate la mia amica Fiorella improvvisamente, non ricordo di cosa stavamo parlando, si è messa a recitare una poesia, dedicata a lei, quando era bambina. La trascrivo:<< Bionda, piccola Fiorella,/un pochino capricciosa/sei una rosa rugiadosa/tutta piena di bontà./Hai negli occhi tutto il mare/ l'Adriatico e il Tirreno/ ed in te tutto è sereno/sei la gioia in ogni cuore/In questa vita ormai impossibile,/tutta inganni e falsità/Solo tu resti trattabile/per bellezza e per bontà.>> Sì, lo so, qualche verso zoppica,qualche altro è un po' scontato, ma l'immagine della bimba dagli occhi di mare è bellissima, ancora più bella l'incredibile storia di un giovane, vestito modestamente, pensieroso ed assorto che, seduto su di una panchina, nell'immediato dopoguerra, s'incanta a vedere una bimba che gioca. Comincia a scrivere e ogni tanto solleva lo sguardo e segue i movimenti della piccola, come se volesse impadronirsi della sua gaia inconsapevolezza. Poi si alza e, prima di andarsene dà alla domestica di Fiorella un foglietto di carta ripiegato. La donna lo prende, non sa leggere, ma tornata a casa lo consegna alla signora. Così, qualche anno dopo Fiorella ha sentito dalla mamma questa storia e ha letto la poesia. Non ha mai dimenticato quel giovane, più volte l'idea di ricercarlo, magari tramite qualche trasmissione televisiva del tipo << Chi l'ha visto?>> le ha attraversato la mente, perché vorrebbe sapere che fine ha fatto. Io non penso che sia una cosa saggia; meglio lasciar parlare il nostro cuore e credere che il giovane abbia trovato la sua strada, che l'immagine della bimba bionda che gioca, ignara delle storture del mondo sia stata l'"arca leggera" che lo ha fatto sopravvivere nei sempre "nuovi flutti" della vita. Rileggendo mi accorgo di aver citato Montale,scusatemi, ma spesso solo i poeti hanno le parole per dire, quello che abbiamo in mente. E adesso,(dulcis in fundo?)l'immagine della bambolina nata da questa poesia.

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