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lunedì 17 maggio 2010

Se è vero che.....

Se è vero che la strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni, la mia sarà sicuramente tappezzata di lavori incominciati e non ancora finiti. Il pensiero non è confortante, perchè solo i geni possono lasciare muciche, statue, dipinti incompiuti,creando ampio spazio ai critici delle età future per le loro acute dissertazioni, gli esseri umani normali come me sono presi dall'angoscia sottile di lasciare in eredità ai figli mucchi di spazzatura da epurare. Pensieri lugubri? Colpa del solito cielo grigio che puntualmente ci ritroviamo ogni mattina e dell'umore nero, fatale conseguenza. E' vero che sono sensibile al tempo, ma certamente il tutto è pesantemente aggravato dal meteoterrorismo incombente che predice un'estate da deserto del Sahara e, in alcuni casi, altri imminenti disastri. Peccato che i disastri veri non riescano mai a preannunziarli, né ad evitarli. Unico conforto la tradizione popolare. Qualche giorni fa un amico citava il proverbio di suo nonno contadino:" 4 aprilanti, quaranta dì duranti" che, ho scoperto, risuona più o meno uguale in varie parti d'Italia. Mia figlia mi ha riportato la versione di Frascati:" Se piove a Santa Bibbiana, pioverà 40 dì e una settimana" con l'aggravante "Se se ne accorgono i parenti, pioverà altri venti". Tutto ciò riporta i capricci del tempo nel confortante alveo di una vecchia, anzi antica consuetudine e ci salva dal pensiero di una fine imminente. Nel frattempo,sono le otto, il sole si è fatto largo e risplende in un cielo limpido. Improvvisamente mi è venuta una voglia di fare qualcosa e mi sono messa alla caccia del tappo di spumante scomparso, quello del compleanno di mio figlio.Questo ha comportato una ricerca nei pressi del tavolino rotondo che ospita sotto le gambe il pouf del salotto di mia nonna, ricoperto di riviste varie. Dopo aver spostato anche una pila di libri antichi, o meglio antiquati, elegantemente appoggiati a terra, il tappo è emerso dietro la mia poltrona prediletta, detta da mia marito " di nonna Speranza". Con l'occasione alcune vecchie riviste ed altri impicci hanno trovato la loro giusta destinazione nel cassonetto. La soddisfazione è durata poco. Mi sono accorta che dalla ricerca è emersa anche la sagoma di un delizioso gattino, già ritagliata nel panno, di cui mi ero proprio dimenticata. Accidenti! Un altro lavoro incominciato che aspetta ( da quando?) di essere finito.

2 commenti:

  1. Se un giorno vuoi comunicare con un'amico, ci parli. Se un giorno vuoi farlo con la persona che ami, sussurri. Se invece il giorno dopo vuoi farlo con tutto il mondo, gridi. E se un giorno ti verrà voglia di parlare con te stesso allora, scrivi

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  2. Cara Anna, la frase è bellissima e appropriata, come al solito sai trovare le parole giuste. Anche tu sei una collezionista, lo so di tutte le cose belle che colpiscono il tuo gusto e la tua fantasia. Grazie

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