martedì 27 luglio 2010
Oggi, martedì sono ancora a Roma
SPAGHETTI CON ALICI E MOLLICA DI PANE
IN UN PADELLINO, TOSTARE CON POCO OLIO, 2 FETTE CIRCA DI MOLLICA DI PANE BEN SBRICIOLATA E CON UNO SPICCHIO D’AGLIO TRITATO.
IN UNA GRANDE PADELLA SCALDARE UN PO’ DI OLIO, POCO PEPERONCINO, AGGIUNGERE CINQUE O SEI FILETTI DI ALICE SOTTO SALE, BEN PULITI E LAVATI, FARLI DISFARE MOLTO BENE NELL’OLIO . SPENGERE IL FUOCO. SCOLARE GLI SPAGHETTI METTERLI NELLA PADELLA, UNIRE LA MOLLICA DI PANE TOSTATA E GIRARE MOLTO BENE E SERVIRE .
SPAGHETTI CON ALICI FRESCHE
FARE UN SUGHETTO DI POMODORO FRESCO, CON AGLIO E OLIO. E COTTO MOLTO VELOCEMENTE. AGGIUNGERVI I FILETTI DI ALICE FRESCA CUOCERE DUE MINUTI, SPENGERE E AGGIUNGERE DEL PREZZEMOLO TRITATO. CONDIRE CON QUESTO SUGHETTO LA PASTA.
( ZIA RITA )
Ieri mattina ero partita con le migliori intenzioni; il mio solitario difficile era riuscito per ben due volte consecutive e questo per me era di buon auspicio, avevo finito altre due borsette, che ho pubblicato, e mi accingevo a descrivere le mie sensazioni di aspirante vacanziera ancora in città, si spera per pochi giorni. Poi la mia attività si è limitata a copiare le due ricette con le alici che avevo promesso.Qualcosa ha interrotto la mia produzione, o meglio il mio sfogo mattutino che perde il suo significato quando gli altri membri della famiglia si alzano.Questa del blog diventa a volte una esigenza imprescindibile, credo che mi mancherà quando sarò a Colle Romito. Forse mi sfogherò con tanti"pizzini" scritti a mano. Il fatto è che il passaggio da Roma a Colle Romito (solo 40KM) diventa a volte un ostacolo da superare che richiede nervi saldi e una programmazione efficiente. Teoricamente, avendo una casa mia completamente attrezzata non ci dovrebbero essere problemi di bagagli, il fatto è che ogni anno tutti i buoni propositi,- parto solo con un sacchetto a mano e vado, libera e leggera-,se ne vanno in fumo, perché trovo mille e una cose che starebbero meglio là che qua. Ho bisogno dei miei piccoli attrezzi del mestiere, le pinze per i metalli, qualche vasetto di colore particolare che non mi va di ricomprare e altro ancora. Inizia allora il tormentone, questo lo porto?, e se quest'altro mi servisse? e se mi viene in mente di fare un'altra borsetta, perché non dovrei portare quella bobina di fettuccia che ancora non ho utilizzato? La cosa più difficle è scegliere e decidere una volta per tutte, l'altra, di conseguenza è trovare il modo di non stipare eccessivamente il portabagagli della macchina e lasciare posto a Danilo che più o meno ha i miei stessi problemi con qualche variante. Ogni anno sente l'irrefrenabile esigenza di portare con sé qualche libro-mattone che ha comprato e mai letto perchè pensa che, cambiando aria, si allegerisca e diventi più commestibile. E il poblema del vestiario dove lo mettiamo? La teoria, due reggiseni e due mutande non regge, perché ci sono i completi da appaiare.Il top viola,tanto per fare un esempio, con la gonna che è restata a Colle e poi bracciali e collane che ogni anno vanno su e giù e cambiano sede a seconda dell'umore,come se poi non trovassi lì qualcosa di nuovo ed accitante da comprare. Logorata da questi frivoli pensieri, vorrei per magia una sera addormentarmi qua e svegliarmi già nel mio letto a Colle Romito, magari senza altro con me, perché tanto so benissimo che sopravviverei anche senza tutte le cose che ogni anno mi porto appresso.Stamattina, comunque, ho deciso: farò un elenco rigoroso e ristretto al massimo e mi atterrò a quello senza deviare di una virgola.Boh!?
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1)La borsa nera é mia
RispondiElimina2) stasera sfoggio quella azzurra con il vestito e lo scialle che mi hai dato tu, così sarò anch'io una signora come quelle che ricordo da piccola a Lavinio, ognuna di voi te nonna zia Giuliana, zia Flavia Lina etc avevate uno scialle ognuna diverso. A volte io sono ancora lì, quando essendo in tanti non avevamo bisogno di portare tanto. Ti dò un consiglio: se ti guardi dentro ti accorgi che il necessario e il superfluo già ci sono. Io ho porato solo un quanderno per scrivere.