"Quando su ci si butta lei
si fa di un triste colore di rose
il bel fogliame"
Ecco, me ne sono liberata, dei versi di Ungaretti sull'estate; da quando è cominciato il caldo opprimente, mi ronzano in testa come calabroni impazziti. Effetto dell'afa che mi fa sentire come la "foglia riarsa" di Montale,che manda in tilt i miei circuiti celebrali per cui non ho voglia di fare niente e durante il giorno mi trascino tra una faccenduola e l'altra senza troppa convinzione.Il fatto che illustri poeti la pensassero come me sull'estate non mi conforta più che tanto, anzi lo considero uno dei tanti rigurgiti di ex prof. in pensione che non sa liberarsi di certi frammnenti di un passato, comunque abbastanza recente. Eppure un antidoto ci deve essere. Ieri ne ho escogitati due. Di ritorno dalla messa ho cercato di rianimarmi seduta in poltrona con un bel ventilatore e mi sono messa a sfogliare una delle mie riviste "fai da te" di qualche anno fa.Ne è venuto fuori un progettino facile, facile che pubblicherò, forse domani, per la casa al mare. Ecco, pensare a qualche oggetto per la casa al mare ( come se non ce ne fossero abbastanza!) può essere una risorsa, anche se fa venire una voglia matta di passeggiare sulla battigia e di immergersi nell'unica acqua che dà refrigerio. Spesso mi domando se il mare sta ancora lì, per me ora è come se fosse scomparso, inghiottito da qualche catastrofe inaudita e imprevedibile. Ci sono ricascata! L'estate mi fa questo brutti scherzi, se non sto attenta pensieri allucinanti si impadroniscono di me. Colpa della pressione bassa e della noia.... Ebbene l'altra risorsa è venuta nel pomeriggio: Una bella granita di caffé da fare in casa. Ci vuole un bel po' di caffè e un adeguato quantitativo di zuzzhero sciolto sul gas in un pentolino con l'acqua (circa un terzo del quantitativo di caffé). Le dosi derivano dal gusto personale, bisogna assaggiare, prima di mettere il liquido in una ciotola, possibilmete di vetro, nel freezer. Poi ogni venti minuti circa aprire lo sportello e mescolare accuratamente la miscela che comincia a rapprendersi in modo che non si attacchi sul fondo. Ci vogliono tre ore circa per avere una bella granita, il vantaggio è duplice, gustarla è un piacere, ma anche mettere ogni venti minuti la testa nel freezer, rinfresca notevolmente le idee. Provare per credere! Se il caffé vi rende nervosi, c'é sempre quella di limone. N.B. A Lipari, nei verdi anni abbiamo fatto anche la granita con il caffé e latte ed era squisita.
Con la centrifuga manuale naturalmente. Il pentolone pieno di ghiaccio, la pentola più piccola con il caffè, limonata ecc. ecc,immersa fino all'orlo in quella più grande e molte mani a disposizione per girare, girare, girare...
RispondiEliminaE che dire di quelle favolose colonne di ghiaccio nell'immenso catino (che ti rinfrescavano solo a guardarle), con cocomeri, meloni, pesche, albicocche, susine tutt'intorno...E il profumo di gelsomini, basilico e rosmarino...Da sempre il sapore dell'estate è legato all'isola, che oggi non c'è, ma torna sempre nei sogni e nelle spe4ranzer.