venerdì 4 giugno 2010
Il grande scempio
La giornata è cominciata male:la squadra del Comune, che ieri ha potato i pini, stamane ha inziato il grande scempio delle acacie di Viale Shakespeare. Impotente, dalla finestra del bagno ho visto crollare enormi tronchi, che per anni, anzi decenni, ci hanno protetto dal sole del pomeriggio ed ora in parte schermavano l'orribile visione dell'ALTO MURO di vetroresina(?) o nonsoche che circonda il cantiere. Ho gridato "assasini!", sono scesa a fare la spesa invasa da una furia omicida, mentre non riuscivo a levarmi dalla mente "lo strazio e il grande scempio" con quel che segue. Lo so, noi ex prof., o almeno io, (farò un'indagine tra le mie amiche)siamo ormai contaminate da frammenti di poesia che ci assalgono all'improvviso. Non so se il fantasma del Divino Poeta sarebbe indignato o compiaciuto, probabilmente indignato,dato il suo caratterino, ma anche perché, diciamocela tutta, tra la battaglia di Montaperti che insanguinò le acque del fiume e la fine di quattro vetuste acacie ce ne passa! Più tardi ho scoperto che il fattaccio non ha turbato solo me. La mia carissima Anna,"fata dei fiori", amica di tutte le piante, dalla sua finestra si è messa a strillare "Basta, Basta!"; di ritorno dalla spesa ho incontrato sul pianerottolo la mia vicina, che ha felicemente superato il traguardo dei novanta, che piangeva disperatamente. Ci siamo abbracciate e ho cercato di confortarla.Dopo questo sgradevole inizio, la giornata è andata avanti con un insolito ritmo da crescendo rossiniano. Rapido passaggio alle due dell'amico Andrea, che mi ha portato due prodotti della Ditta di cosmetici e affini,di cui è diventato rappresentante,destinati, come al mio solito, dopo il primo entusiasmo, a giacere con gli altri, allineati nell'armadietto del bagno. Breve, troppo breve pennichella pomeridiana senza la quale nel pomeriggio,sarei uno zombie, arrivo di Liuba alla quale ho comunicato che c'è un concorso per straniere,residenti in Italia, scadenza 31 dicembre. Si tratta di scrivere un racconto sulle loro esperienze di vita in una nazione diversa dalla loro. Lei ne ha tante di cose da raccontare, dato che in Ucraina è stata una prof.di letteratura Russa di Liceo, una collega, con la quale spesso disserto scambiando esperienze culturali. Danilo e Fabrizio alla GS e tutte noi sappiamo bene cosa sono in grado di portarti a casa due uomini quando hanno un intero supermercato da saccheggiare.Ieri si sono contenuti:solo tre bustoni da mettere a posto.A seguire passaggio della gestrice della ditta delle pulizie, venuta a riscuotere il dovuto; è una donnina avvenente, madre amorossissima di tre delizioni bambini, abile e scrupolosa piccola imprenditrice, ma ahimè, fashion victim. Ogni volta si presenta con una pettinatura diversa,di qui l'urgente necessità di parare le gaffes del mio consorte e i suoi commenti quando il nuovo look non gli piace. Ieri per l'appunto il capello scomposto non incontrava il suo gusto, per cui, mentre contemplavo con orrore le sue unghie variopinte, ho dovuto dire che i capelli così le donavano molto.Non contento l'infame ha incalzato, affermando che le donne devono seguire il gusto maschile e non quello delle altre donne.Dopo questa sconfitta sono stata risollevata dalla telefonata dell'amica Rosanna, con la quale ho trascorso una ventina di minuti di dolce- amara rimembranza. Sconcertante e bellissimo il motivo della chiamata:voleva contattare mia sorella,perchè gli alunni, Maturità sperimentale del '79 hanno invitato gli ex prof. per una serata di festeggiamenti.In questo pazzo mondo la cosa riapre il cuore alla speranza, anzi alla certezza che non tutti i valori sono andati perduti.Conclusione della serata:arrivo dell'amica Gabriella alle ore otto, in lacrime perchè doveva ancora finire il libro progettato con i suoi piccoli alunni per la manifestazione "Un ponte tra i popoli" Il tipografo che ha stampato i pezzi al computer e i disegni dei bambini, ci ha messo quattro ore(poveretto!) a capire la struttura di un libro origami, che sarà pure un capolavoro dell'arte del taglia, piega e ripiega, ma non è facile da stampare.Fino alle nove e mezza abbiamo corredato le diverse facciate degli opportuni scitti e disegni stampati su fogli autoadesivi. Commenti positivi di mio marito, che a 83 anni ama le favole a lieto fine, soprattuto se corredate da disegni bellissimi nella loro ingenuità,e finale di giornata con pizza portata a domicilio, che sarà pure un attentato alla linea,ma risolve in modo egregio le situazioni a rischio-pagnottelle. Domani è un altro giorno, cioé è il giorno del mio compleanno. Il traguardo dei settanta è stato raggiunto, poi si vedrà.
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Posso sapere perché hanno tolto le acacie????
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