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martedì 1 giugno 2010

Bambini e draghi, principesse e farfalle e..

 
Posted by Picasa
Gli alunni della mia amica Gabriella ( II elementare )con la guida esperta della maestra hanno creato una bellissima favola prendendo gli elementi da racconti diversi di diverse culture, cinese,russa, italiana,rumena. Hanno scelto i personaggi preferiti, hanno manipolato i luoghi (Bosco incantato, castello, fiumi e montagne invalicabili), gli oggetti magici e li hanno sapientemente ricuciti con l'aggiunta della loro fantasia. Anche io con Andrea ( il figlio della mia amica Lillo) una volta ho fatto un gioco simile, perché la sua prof.,dopo la lettura de "Il castello dei destini incrociati" di Calvino, (da cui è tratta l'immgine qui sopra) ha assegnato il compito di costruire una storia, servendosi delle carte dei tarocchi. Ci siamo, lui ed io, divertiti a comporre e scomporre le figure degli Arcani maggiori finché non ne è venuta fuori una storia accettabie. Il "gioco" è antico;lo conosceva bene Plauto che si serviva di dialoghi e frammenti di altre commedie per realizzare le SUE opere teatrali di irresistibile comicità.
Le donne dei pionieri, che si riunivano per comporre pezze di varia provenienza per una coperta matrimoniale, creavano dei capolavori irripetibili. Il bello è che ognuna sapeva riconoscere il proprio brandello di stoffa, ma ogni elemento trovava la sua giusta collocazione in un tutto perfettamente armonizzato.Anche noi ogni giorno della nostra vita cerchiamo di comporre e scomporre fatti e persone,sensazioni e progetti, cerchiamo di incastrare alla perfezione gli "elementi" a nostra disposizione alla ricerca di equilibrio e di armonia. Quando pensiamo, in rari momenti, di aver raggiunto il nostro scopo, improvvisamente un tasello del mosaico viene a mancare, una carta si distrugge col tempo, come nel famoso, preziosissimo mazzo di tarocchi Visconteo di cui due carte, la Torre e il Diavolo sono andate perdute. E se poi qualche carta esce fuori capovolta? Il suo significato cambia del tutto, così chi credevamo "aiutante" diventa "oppositore", come nelle funzioni di Propp. E "il viaggio" , " la partenza dell'eroe" e "il fallimento della prova"?
Dobbiamo sempre fare i conti con l'imprevisto. "La vita è un gioco, mischia le carte", diceva una canzone; se mischiando, mischiando il gioco di fa duro? E se il soffia un'alito di vento? Il castello di carte, quello che facevamo da bambini, crolla miseramente e bisogna ricominciare tutto da capo. Ahimé, dove sono andata a finire? Volevo raccontare una favola ( a proposito alla fine l'arciere uccide il drago, libera la principessa, la riporta a suo padre e felicemente la sposa) sono andata a parlare della vita... Meglio chiudere!

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