Orsetti, bambole e...
L'orsetto di Danilo ha parlato, ha commentato la sua foto, non fidandosi di me che di lui, del suo passato non so quasi nulla. Penso che vorrà proseguire la sua storia su queste pagine, perciò rimando al commento della foto chi non vuole perdere la puntata precedente. Io non ho avuto un orsetto, ma una bambola, la mia prima bambola quando avevo cinque anni, nel mio primo << vero>> Natale dopo la guerra. Ricordo che aveva dei bei capelli neri ondulati. E' arrivata con un lettino, opera di una fortunata combinazione dell'abitità manuanale di due zii:Zio Silvano aveva fatto la struttura in conpensato con una bella rete, zio Roberto, l'artista aveva dipinto le faccette di quattro nanetti sulla testiera e tre sulla pediera. A quel tempo Biancaneve di Walt Disney è stato il primo lungometraggio di cartoni animati che ho visto.Attribuisco la mia passione per le bambole di tutti i tipi e di tutte le taglie alla lunga astinenza nella prima infanzia, quando le bambole potevo solo sognarle ( c'era la guerra ) e mi dovevo accontentare di una specie di fagotto fatto con un pezzo di lenzuolo imbottito.Ho già messo la foto della mia ultima nata, Celestina. Oggi però vorrei parlarvi di Mattilda ( non è un errore di stampa, si chiama proprio così, forse perché qundo l'ho fatta mi sentivo un po'matta ). Lei sorregge il rotolo della carta igienica nel mio bagnetto e litiga continuamente con l'altra bambola, quella che regge le collane, comprata al mercatino. Io credo che, se bambole e orsetti,galline ( sì Fulvia ,mia nipote da piccola amava una morbida gallina, Apollonia ) e Mio Mao vari riescono ancora a parlare, ci sia qualcosa di buono e di bello in noi. Qualcosa che dobbiamo salvare a tutti i costi se vogliamo resistere alla musica stregata di cui parlavo ieri. A proposito, il commento di Sabina è molto significativo, ma non è solo di lì che proviene il perfido incantesimo che vorrebbe costringerti a ballare fino a consumare le scarpe, come accade alle principesse della fiaba, seguendo una musica che non è la tua.
Io ho sempre amato le bambole da piccola, ne avevo tantissime tutte in un lettino. Amavo le bambole e il lego e il meccano. Due opposti: un gioco da maschio e uno da femmina. Non bisogna scegliere tra gli opposti ma solo imparare a correre dall'uno all'altro. In questo la fisica insegna molto a seconda di come é possibile descrivere meglio un fenomeno, la luce é sia onda che particella, non l'una o l'altra, ma l'una & l'altra...
RispondiElimina