sabato 4 dicembre 2010
Anche questo è Natale!
Lo so che la foto non è un gran che, tra l'altro non si legge il nome del teatrino; ebbene, lo scrivo qui:"Il tempo ritrovato". E questo spiega perché questo rozzo teatrino, rozzo e raffinato (Avete visto la scritta del Globe dove si rappresentava Shakespeare? " Totus mundus agit histrionem" Ovvero tutti recitiamo) ha qualcosa a che vedere con il Natale che è ormai alle porte.
E' il teatrino della memoria, quello del mio primo Natale dopo la guerra. Ricordo ancora che mi sono svegliata prestissimo per l'ansia di vedere cosa c'era dietro la porta del salone chiusa a chiave. Un Natale post bellico, un Natale con pochi soldi. L'unico giocattolo comprato era la mia prima bambola,( ricordo solo che aveva i capelli neri, morbidi e ricci), c'erano due meraviglie di creatività. opera di zio Silvano e zio Roberto, un teatrino grande di compensato con tanto di scenari dipinti e un letto per la bambola. Gli zii si erano dati da fare in base alle loro diversissime abilità. Uno era stato l'artefice di tutte le strutture, l'altro aveva dipinto scenari e fronte del teatrino. Ecco perché il mio teatrino ha due maschere ai lati del tendone, ma io ho solo fatto del banalissimo decoupage. E il letto della bambola? Sulla testiera e sulla pediera lo zio aveva dipinto le testine dei sette nani di Biancaneve, quella di Walt Disney che la T.V. ci ripresenterà durante le feste. Il mio primo cartone animato. Indimenticabile! Eppure, negli anni caldi della scuola, che sembrano essere tornati, quante gliene hanno detto al magico creatore di favole: che peccava di facile buonismo, che era diseducativo perché presentava una falsa ed edulcorata visione della vita... Perchè mai dovremmo privare i bambini delle favole? Anche quella del mio teatrino lo è; è la favola di Biancastella, una canzoncina che cantava sempre mio zio Umberto. Mi sembra ancora di risentirlo: "Un bel dì Biancastella, nel boschetto andò e incontrò, baldo e fier sulla sella il bel cavalier del mister." La ricordo ancora tutta.... E mentre Biancastella se ne va col suo misterioso cavaliere, che poi è un re che la porta nel suo regno della fantasia, io sto qui e penso che la magia del Natale, anche quando tante persone care ormai non ci sono più ,è viverlo con "il di più di ieri" ( non conoscete la "quarta dimensione" di Vittorini?) e nell'attesa del 25 dicembre 2010 rievocare tanti bei momenti trascorsi e sommarli nella nostra mente in uno splendido collage. So che anche voi avete qualche Natale speciale da ricordare, mi piacerebbe conoscerli tutti.
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