domenica 27 marzo 2011
Alice nel paese delle meraviglie - Stregatto
Il video era stato preso da youtube tanto tempo fa, prima di Natale, quando ho comprato una splendida borsa portatrucco con un meraviglioso stregatto per la mia adorata Fulvia (regalo di Natale). Quando compro questi oggetti, so benissimo che si tratta di un transfert, sono cose che anche io indosserei, ma che non mi sono consnetite per l'età. Eppure lo stregatto di Alice mi affascina per altri motivi,affascinante e sfuggente. Inutili i commenti sull'autore di Alice nel paese delle meraviglie, superflo puntualizzare che faceva uso di droghe, non m'interessa. La creazione va colta e goduta o rifiutata per quello che è. Il gatto stregato, (anche io ne ho realizzato uno tutto mio che si chiama Stremiao ed è molto diverso)è per me l'immagine della felicità, colta per un attimo e poi subito svanita;lui ti guida, ma poi sparisce e tu , come Alice non sai più che fare. Montale ( poteva mancare il mio poeta preferito?) ha scritto:<< Felicità raggiunta,si cammina
per sul fil di lana
Agli occhi sei barlume che vacilla
al pide teso ghiaccio che s'incrina
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.>>
Ebbene, ora, in questo momento, felicità per me è condividere tutto questo con chi mi legge, fra cinque minuti altre incombenze, che odio, del tipo sgombrare i piatti ,organizzare la mattinata e con l'ora legale per giunta, non poco. So già che mi ci vorranno almeno tre giorni per superare le conseguenze dello spostamento di un'ora. E allora che fare degli attimi di felicità, tanti, ma sfuggenti? Raccoglierli in un angolo della memoria,archiviarli come le foto più belle sul computer e soffermarsi qualche volta per sfogliarli così senza impegno, farli riaffiorare o creare le condizioni per ripeterli. Intanto, riuscirò a realizzare un gatto stregatto? Sono alla ricerca della stoffa adatta. Quando la troverò lo vedrete qui sul mio blog, sornione e sfuggente. Buona giornata!
lunedì 21 marzo 2011
creatività della natura
Le zucche dipinte sono ua creazione di mia sorella Marina; le pubblico per invitare le mie lettrici a partecipare al concorso indetto dalla Just. Per chi non la conoscesse è una ditta svizzera che fabbrica e vende prodotti di igiene personale e della casa, creme per il viso per il corpo utilizzando solo prodotti naturali; le norme del concorso sono sul seguente link www.concorso-calendario2012.just.it. bisogna madare o foto o disegni che hanno per tema la creatività della natura e che saranno selezionate per il prossimo calendario, il premio consiste in un numero grande di prodotti che ognuno può utilizzare come vuole. Pubblico questa notizia perché uno dei rappresentati della Just è un nostro carissimo amico da tanti anni e perché penso che qualcuno di voi possa e voglia cimentarsi in questo tentativo; è anche un modo per farsi conoscere . Mi rivolgo soprattutto a Klarte, a Elena che è così brava con la macchina fotografica, ma anche a Sabina e a Fulvia.Buone foto e buon divertimento. Credo che parteciperò anche io con qualcosa che ho inmente, ma che devo fotografare. Buon divertimento a tutte.
lunedì 14 marzo 2011
Anche il Panda...
Non so perché questa immagine in cui un tenero Panda terrorizzato si attacca ad un paio di solide gambe, mi ha profondamente commosso,forse in lui vedo la sintesi, il aimbolo di tanto dolore e disperazione. La pubblico nella speranza che la mia amica giapponese, piovuta dal misterioso cielo del web,la veda e comprenda che noi tutti partecipiamo alla tragedia che ha colpito il suo popolo. La sua pagina l'altro ieri conteneva poche parole di segnalazione e terminava con una richiesta di aiuto per questa gente colpita, ma fiera e coraggiosa. Il suo blog è pieno di immagini delicate, fiori, frutti e dolcezze infinite che lei riesce a creare con le paste sintetiche e con minuziosa pazienza. Questa natura "madre di parto e di voler matrigna"( come non ricordare Leopardi?) ci terrorizza e ci affascina. Sabina su facebook parlava ieri del mandorlo che vede dalla sua finestra e che continua a fiorire, malgrado che la primavera sembri tanto lontana.Cara amica, anche se ti sembra difficile, non rinunciare ora e creare le tue bellissime cose, sono l'immagine di ciò che nella vita troviamo, malgrado tutto di bello e di poetico, l'amicizia, per esempio, e la solidarietà che in questo momento ci unisce, perché nella tua angoscia c'è anche ogni nostra angoscia, ma non possiamo rinunciare a rifiorire a guardare "sempre più in là". Anche l'amato Montale non poteva mancare, forse il Panda terrorizzto sarebbe diventato un "suo" correlativo oggettivo.
domenica 13 marzo 2011
Carnevale e poi?
KlArtॐ - Energia Creativa - découpage e non solo: Lo scempio delle 'corse a vuoto'
L'immagine è stata rubata dal blog della mia nuova amica di Ronciglione. Non sono mai stata a Ronciglione, ma il luogo risveglia un ricordo; quand'ero ancora bambina, mamma e papà zio e zia che si preparavano per andare aRonciglione a festeggiare il Carnevale.Io ero molto contenta quando la mia mamma usciva, raramente per divertirsi. Non ero gelosa, ma partecipavo ai preparativi inconsueti, un abito più elegante, scarpe da sera, gelosamente conservate per tali eventi ecc.Il carnevale per noi bambini era diverso e si svolgeva di giorno; dopo la guerra, dato lo stato non proprio florido delle finanze, i vestiti in maschera si confezianavano con la carta crespa. Mia nonna e la sua amica Renata ( che chiamavamo anche lei nonna) erano abilissime nel lavorare la carta come fosse stoffa. Ricordo la mia piccola sorella con un abito lungo da fatina e un cappello a cono in testa. Io, forse, ero vestita da damigella. Il Carnevale di quest'anno ha avuto una vittima: un cavallo morto in una antica quanto barbara tradizione, la corsa dei cavalli liberi sul duro selciato. Il"cavallo stramazzato" non è una delle immagini in cui per Montale s'identifica il "male di vivere"? Carissima Clara, condivido la tua indignazione e il tuo accorato appello, spero di aver contribuito a pubblicizzare il tuo intervento e rinnovo l'invito alle mie amiche di andare a visitare il tuo blog.
L'immagine è stata rubata dal blog della mia nuova amica di Ronciglione. Non sono mai stata a Ronciglione, ma il luogo risveglia un ricordo; quand'ero ancora bambina, mamma e papà zio e zia che si preparavano per andare aRonciglione a festeggiare il Carnevale.Io ero molto contenta quando la mia mamma usciva, raramente per divertirsi. Non ero gelosa, ma partecipavo ai preparativi inconsueti, un abito più elegante, scarpe da sera, gelosamente conservate per tali eventi ecc.Il carnevale per noi bambini era diverso e si svolgeva di giorno; dopo la guerra, dato lo stato non proprio florido delle finanze, i vestiti in maschera si confezianavano con la carta crespa. Mia nonna e la sua amica Renata ( che chiamavamo anche lei nonna) erano abilissime nel lavorare la carta come fosse stoffa. Ricordo la mia piccola sorella con un abito lungo da fatina e un cappello a cono in testa. Io, forse, ero vestita da damigella. Il Carnevale di quest'anno ha avuto una vittima: un cavallo morto in una antica quanto barbara tradizione, la corsa dei cavalli liberi sul duro selciato. Il"cavallo stramazzato" non è una delle immagini in cui per Montale s'identifica il "male di vivere"? Carissima Clara, condivido la tua indignazione e il tuo accorato appello, spero di aver contribuito a pubblicizzare il tuo intervento e rinnovo l'invito alle mie amiche di andare a visitare il tuo blog.
Chi è Molly Occhiofiorito?
Eccola qui. Per fotografarla l'ho messa a sedere nel lavandino, perché Molly è un po' irrequieta,in quanto è appesa ad una leggera molla che la fa dondolare. Non l'ho creata io, l'ho solo traformata sulla suggestione di una immagine pubblicitaria il cui l'occhio della modella era truccato col la corolla di un fiore. Anche lei abita nel piccolo bagno e con il suo occhio un po' stupito è diventata la mia immaginaria confidente. Con lei intesso lunghi discorsi, mi sfogo della noia della routine quotidiana. Odio la ripetitività di certi gesti che si devono compiere ogni giorno, riordinare, preparare colazioni e pranzi, fare la spesa. Vorrei ogni giorno qualcosa di nuovo, niente cose grandiose, per carità, ma uno spunto, una notizia, un'idea da sviluppare. Molly nella sua saggezza di psicoterapeuta ogni volta che attacco la litania degli sbuffi, mi domanda:"Da quanto tempo non sei andata al mercatino?" Certo ha ragione lei, chissà perché il mercatino esercita su di me un grande fascino, quello della scoperta. E' la stessa sensazione che provo quando passeggio in riva al mare, anche se adesso è molto difficile trovare piccoli tesori portati dalle onde, conchiglie, legnetti consumati e levigati. Al mercatino è sempre più raro trovare cose insolite, mi piace però curiosare tra le bancarelle,pescare nei banchi dell'usato alla ricerca del tesoro nascosto che non si trova mai. Qualche volta compro un paio di improbabili orecchini chandelier, che non indosserò (tra l'altro mio padre riteneva che bucare le orecchie alle neonate fosse un'usanza barbara), perché ho il complesso della gazza, tutto quello che luccica mi attrae in modo irresistibile e al mercatino si può con poco soddisfare anche un desiderio assurdo senza farsi venire complessi di colpa. Recentemente c'era una strana bancarella, mai vista, letteralmente ricoperta di sacchetti di plastica con dentro lane diverse ,residui di lavori incominciati e mai finiti. Godimento supremo! Andare a frugare nella montagna di sacchetti per scovare......., ebbene sì ho trovato due filati pregiati da accoppiare ed ora, a tempo perso sto facendo uno scialle a rete che mi costerà non più di tre o quattro euro. Non so quando lo finirò, ma dato che l'estate è ancora lontana, credo che farò in tempo a indossarlo. Cara Molly, i tuoi consigli a volte sono provvidenziali!
sabato 5 marzo 2011
La stanza del craft
Una delle mie quasi innocenti passioni riguarda la carta stampata, quella lucida e patinata delle riviste, ovviamente le preferite sono quelle di cratività, ma anche di moda. Dalla sua nascita sono una affezionata lettrice de " Le idee di Casamia alla quale si è, da due anni, aggiunto " Cucito creativo". Spesso mi capita, in cerca sempre di novità ,di comprare qualcos'altro. L'edicola mi attrae con la varietà delle sue proposte e poi, non era Molière che diceva "Je prend mon bien où je le trouve"? Il che, tradotto in termini pratici, vuol dire, colgo qua e là delle ideuzze che poi adatto alle mie esigenze. Recentemente su "Casa facile "c'era un servizio in cui si proponevano soluzioni per l'angolo del craft, ovvero creatività. Questo termine inglese, detto tra noi, non mi piace per niente, il francese "nounhours" è molto più efficace, perché con quella doppia negazione dà perfettamente l'idea di quei piccoli "niente" in cui s'identifica la gioia del creare, il più delle volte sono cose inutili, frutto della nostra fantasia, o dell'estro del momento. Ma, bando alle ciance! Sono rimasta incantata nel vedere contenitori ben allineati, ceste piene di stoffe, pannelli con boccette di colori, ordinatissimi reggicollane. La foto che vedete riprende uno dei quattro angoli della mia stanzetta di servizio, arredata con quanto avanzava dei mobili di casa, (figuratevi, c'è pure l'ex tavolo da disegno di Fabrizio di quando faceva il Liceo!) e non è propriamente un'immagine edificante. Ogni tanto ci provo, spesso con l'aiuto della collaboratrice domestica che, ovviamente, ha innato il senso dell'ordine, virtù che a me manca quasi del tutto. Danilo dice che ho modificato il noto principio di Archimede in" Datemi un punto di appoggio e io ci appoggio una cosa." Il fatto è che non riesco a seguire un hobby alla volta e che spesso convivono in bella evidenza lavori di tipo diverso. Alcuni poi sono lì incompiuti in attesa di essere finiti da un bel pezzo. Beh! anche questa è una garanzia di lunga vita, almeno spero. A volte, poi, sono colta dal raptus dell'ordine ovvero dalla fase del "butta, butta" ( vi prego non equivocate sui termini )e mi slancio in una accurata selezione di carte, ritagli, stoffe, riviste: Scopro progetti gustosi che avevo dimenticato, prodotti che credevo di avere perso, e in realtà il secchio della spazzatura si riempie, di tante cose ormai inutili, ma mi accorgo di avere eliminato solo la punta dell'iceberg.C'è poi il momento della rassegnazione, quello in cui mi accetto come sono con le inevitabili conseguenze: giorni fa per tirare giu la scatola degli avanzi di lana,è caduto a terra un tubo pieno di grossi diamanti di plastica che sono rimbalzati per tutta la stanzetta e oltre. Ne ho raccolti un bel po', ma ancora qualcuno spunta qua e là, improbabile fiore viola di un tessoro nascosto sul pavimento. Ciao, a presto!
giovedì 3 marzo 2011
Per favore, non chiamatemi Luciana
Per favore, non chiamatemi Luciana, ma secondo Danilo, Benvenuta Cellini (dei bagni); tutto questo perché, non potendo più sopportare l'orrore di una griglia di fili e di prese, ultimo regalo dell'idraulico che ha sostituito lo scaldabagno rotto, ho inventato un falso quadro, o scatola copritutto. Sospetto che l'entusiasmo di Danilo sia un po' "peloso", come certa falsa carità, perché mi aveva vagamente promesso che sarebbe intervenuto lui, come ingegnere e avrebbe rimesso a posto tutto. Ora si sente esonerato dall'impegno preso. Ingredienti della mia creazione? Due farfalle di origine diversa, due figure femminili ritagliate da vecchie,(dovrei dire antiche? Sono del 1902 )cartoline, quelle che il bisnonno Francesco scambiava con una sconosciuta Josephine forse a scopi di collezionismo, oso sperare, dato il beneplacipo della bisnonna Virginia. E ancora qualche voluta liberty, un rametto di orchidee. Beh! ci vuole poco, visto l'horror che c'è sotto. Il fatto è che questo "mio" bagnetto( quello grande è notoriamente dei maschi di casa), ovviamente anche di servizio, sembra perseguitato dalla sventura. Durante i lavori al piano di sopra il soffitto è stato sfondato per ben due volte,per cui l'ho dovuto svuotare di tutte le strane cose che sono attaccate alle pareti. Via le bambole! Non c'è solo Mattilda reggirotolo,ma anche Monella reggicollane. ( Lo sapete? litigano sempre tra di loro perché Mattilda si sente un po' complessata e vorrebbe scambiare il suo ruolo con la compagna.) C'è anche Molly Occhiofiorito, di cui pubblicherò presto la foto; le ho abbribuito il ruolo impegnativo di psicoterapeuta, dato che mi confido con lei quando ho le paturnie. E poi? Collane e quadretti con foglie varie, insomma fiori e bambole e collane..... Non è una piccola sintesi di cose che mi piacciono? Ebbene, a quanto pare oltre al fatto di dover ospitare straccio e scopettone, nonché qualche detersivo, a quanto pare c'è sempre qualcosa che turba la precaria armonia del mio angolino di toilette. Spero adesso di trovare un po' di pace e potermi dedicare a qualche altra rifinitura creativa, dato che di toppe da inventare in questa mia casa ce ne sarebbero parecchie. A proposito di creatività, perchè non visitate il blog della mia nuova amica, è veramente interessante e ricco di idee. Lo trovate cliccando sulla sua immagine, riconoscibile tra i miei lettori. Ciao e buona giornata!
Iscriviti a:
Post (Atom)