Lo so pochi ci credono, ma io lo so per certo; le streghe sono tra noi, lo so perché ne conosco molto bene una, insospettabile. Nella vita comune, quella dei "babbani"(oh! quanto mi piace rubare questa parola alla bravissima e, perché no?, ricchissima Rowlings,chissà forse anch'io..), nella vita di tutti i giorni, dicevo, è una signora rispettabile, una professionista stimata, una buona moglie, una tenera mamma e una figlia insostituibile, ma, in realtà, cioé nel mondo parallelo,..oh! è tutt'altra cosa. Figuratevi, si chiama Bumbi Ricciolina (buffo, vero?), ma da un po' di tempo a questa parte, vuole essere chiamata Ciucciu, perché gioca con una pupazzetta, incontrata su Facebook alla quale ha costruito una casa, quasi una reggia che cambia stile a seconda della fantasia del momento. Forse il social network vi stupisce, ebbene, dobbiamo dirlo, anche come strega è tecnologicamente e scientificamente avanzata e poi, come il signor Wesley della saga di Harry Potter, ama appropriarsi delle cose dei "babbani". Per esempio, la scopa, rigorosamente animata e magica quanto basta ce l'ha, ma la usa per le faccende domestiche. Lei si sposta con un'auto rossa che guida con calma e sicurezza: da come porta la macchina si potrebbe desumere che sia una persona, pardon, una strega pacifica e tranquilla. Errore! Non vi fate ingannare dalla borsa capricciosa e femminilissima che indossa ( spero sempre che un giorno se ne stanchi e me la regali); benché sia piccolina di statura indossa borse capienti per non uscire senza l'arco e le frecce che scaglia con sicurezza e precisione quando qualcuno le pesta i piedini. I maghi che se ne intendono di astrologia dicono che ha tutte le caratteristiche delle nate sotto il segno del Sagittario, ma le streghe non si sa bene quando e come sono nate, Di lei qualcuno dice che è piombata sulla terra con un casco di cristallo sul visino rotondo, come se fosse una piccola astronauta. Come tutte le streghe ha il suo animaletto magico, ma non è né un Gatto, nè un Rospo, o una Civetta vera, è un pelouche, o un' altra bestiolina di stoffa, ma non è possibile sapere quale. Lei non l'ha detto a nessuno, è mimetizzato in mezzo a un vero e proprio esercito di pupazzi di tutti i tipi e dimensioni che soggiornano comodamente sulle librerie, sulle poltrone o sul comò della sua bella casa..A pensarci bene, non sono mai riuscita a capire se i pupazzi siano più numerosi delle scarpe, stivali e sandali, custoditi gelosamente in un muro di scatole di cartone o viceversa. Sulle calzature ho ben poche speranze che me ne passi qualcuna ,dato che ha un piedino da Cenerentola. Per farla brev,e a me questa piccola strega battagliera dal cuore di zucchero piace moltissimo, ma non potete fidarvi di me, perchè, lo confesso,... sono la sua mamma. Parola di strega!
martedì 2 agosto 2011
lunedì 1 agosto 2011
Ciò che di me sapeste
"Ciò che di me sapeste/non fu che la scialbatura/la tonaca che riveste/ la nostra umana ventura..."
Ebbene si' voglio assumere una nuova "tonaca" e giocare con il nomignolo con cui mi chiamava la mia mamma e, siccome le streghe vanno di moda, ecco a voi "Nani Nanocchia", (ma potrebbe essere vero anche l'inverso, che lei sia quella vera e Luciana solo l'apparenza, chissà...):
Nani, detta Nanocchia affettuosamente dagli amci più intimi, era una strega; ehi!, andiamoci piano, non cadiamo nel solito equivoco medievale, secondo le più recente scoperte etimologiche l'inglese witch deriva da wise = saggia, quindi la strega all'origine è "colei che sa" più degli altri e può anche propinare pillole di saggezza. Quanto a questo non so se Nani fosse saggia, secondo qualcuno, anzi più d'uno, lo era. Spesso le dicevano "Parlare con te è stato un conforto, mi hai rasserenato/a", ma lei? Lei era una perenne irrequieta, le calzava a pennello quel verso di Montale "La tua irrequietudine è come gli uccelli di passo/turbina e non appare......" Una calma apparente e un cervello sempre in ebollizione, alla ricerca di qualcosa di nuovo, di non scontato, di imprevisto. Il suo look era spesso banale e conformista, quello che ci si aspetta da una strega un po' avanti negli anni, ma c'era sempre un particolare, un bracciale, una collana, una borsa che tradivano la sua vera natura. Spigolando sulle riviste delle umane guardava sempre le pagine della moda; le piaceva Cavalli con i suoi mix un po' folk. Di recente si era innamorata di un abito "vedo e non vedo" con frange lunghissime che partivano da una specie di collare per arrivare oltre l'ombellico. Quanto alle collane.. Ne aveva tantissime anche se spesso non le indossava, amava crearle mixando elementi diversi, era follemente attratta da tutto ciò che luccica e come Zio Paperone con le monete, le piaceva tuffare le mani nei suoi tesori....da mercatino. Dicevano che fosse "buona", "comprensiva, " sollecita", anche lei a volte lo pensava, ma guai a deluderla, guai a fare del male a chi amava, diventava rancorosa e vendicativa, e non riusciva a dimenticare. Non si sa bene perché amava gli elefanti, ne aveva una collezione, forse perché l'elefante è paziente, ma non dimentica. A volte come la musa inquietante di Carrà, avrebbe voluto staccarsi la testa e deporla lì per terra, per osservarla con calma e tentare di capirci qualcosa. Le piaceva giocare, ridere, ma di recente ci riusciva di meno, una cosa in cui riusciva sempre era pastrocchiare; "Ecco è arrivata Nani Nanocchia, la strega che pastrocchia", così dicevano di lei ed era vero, cotoni e colori, uncinetto pennelli ,legnetti e conchiglie, tutto andava bene purché fosse il momento giusto: Anche in cucina era così; combinava piattini deliziosi, purché improvvisati, variando gli elementi delle ricette tradizionali, si rifiutava di usare in questi casi la sua bacchetta magica, voleva fare da sè, come gli umani. Il risultato era che nella foga della creazione riduceva la cucina una campo di battaglia, sul tavolo al minimo giacevano alla rinfusa almeno cinque coltelli, quattro forchette e due mestoli, per non parlare di un numero imprecisato e variabile di tegami e tegamini. Lì neanche la bacchetta magica ce la poteva,perché non era conformata per riparare quei disatri e allora ci voleva un po' di pazienza per mettere tutto a posto e lei di pazienza, in fondo, ne aveva molta..ma è così?
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