Ci sono dei momenti nella nostra vita ( e magari fossero solo dei momenti ) in cui " il cielo sulla nostra testa è basso e pesante come un coperchio" ( ci sono ricascata, una ex prof. non può fare a meno delle citazioni ), le piccole muse della creatività dormicchiano. Magari dormissero del tutto; ogni tanto aprono gli occhietti e tentano di suggerirti qualche idea per svegliarti dal tuo torpore. Provo sempre a seguirle nelle loro tiepide iniziative, perché non avere un lavoretto per le mani mi fa stare ancora più male, ma non trovo altro che lavori insignficanti, poco gratificanti, che non mi stimolano per niente. In uno di questi momenti è giunto Andrea, alato mesaggero da parte di mia sorella con un carico di cinque grossi bustoni di indumenti per bambini piccoli e di pelouche da " esportare". L'export è una attività che mi gratifica, così tra Liuba, la mia insostitubile colf- amica e Anastasia giovane nonna di tre nipotini, i sacchi sono stati svuotati e hanno preso la strada per l'Ucraina. Ma c'è di più; nel sacco ho trovato due bambolotti, maschietto con tanto di pisellino e femminuccia, rigorosamente nudi, perché ancora devo trovare una bambina che non svesta le sue bambole, quando non fa di peggio. La povera "Spumona" è stata privata da Fulvia dei suoi bei capelli di lana lilla. Il fatto che fossero spogliati mi ha quasi costretto a prendere in mano ago e filo. Sono nati così, con la complicità di coloratissimi calzini a righe e di un pizzo, di cui posseggo chilometri ( Santa Isavel che visitava tutte le botteghe dell'Abbruzzo in cerca di pezzeda riciclare!) due completini per il mare. Sasha e Anastasia sono serviti, ma io adesso che faccio? Tanto per cambiare qualcosa, ho scaricato dei video su di una canzone che, chissà come, mi viene sempre in mente in questi giorni. ( In verità non è molto difficle capire il perché) Godetevi quella cantata da Mina...... intanto io provo ad inventarmi qualcosaltro. Se qualcuno conosce un metodo per risvegliare del tutto le piccole muse sonnolente me lo comunichi , per favore. Ciao e, buona giornata.
mercoledì 25 maggio 2011
lunedì 2 maggio 2011
Il polipo pirata
L'idea è nata da un progetto visto su Susanna solobimbi e poi accantonato; del resto, non ho più ritrovato quel numero della rivsta, ho trovato, invece in fondo a un cassetto un paio di guanti di lana nera, comprato un po' per simpatia, un po' per il freddo dal solito extracomunitario che gira per le strade. In genere compro cose che poi si rivelano inutili. Ho sempre avuto una passione per i guanti; quando ero giovane ci tenevo moltissimo e li compravo in un negozio di Via Nazionale che vendeva solo quelli. Per i guanti di lana ho una particolare avversione perché quando li indosso ,poi non posso toccare nulla. Così smontando un paio di guanti e imbottendo in modo opportuno otto delle dieci dita,( ci ho infilato dentro anche un filo di ferro morbido per renderle flessibili), è nato il polipo pirata. Anche lui è un personaggio della mia fiaba; vive in fondo al mare e cattura tutti gli oggetti preziosi che si perdono e vanno a finire in fondo:è avaro, ma basta farlo sorridere perché ceda quello che ha. Potrebbe essere anche un strano portanelli; in realtà evoca anche immagini diverse. Mi fa pensare alla nostra memoria che tiene sul fondo cose bellissime, frammenti del nostro passato, ma solo in rari momenti cede una parte dei suoi tesori, sono momenti magici che ci danno nuove risorse, ci consentono di superare momenti di crisi e ci aprono il cuore alla speranza.Non è così?
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